martedì 17 giugno 2008

sommovimento femminista perugia

Giovedì 19 giugno, ore 9.00 in concomitanza con la prima udienza del
dibattimento per il femminicidio di Barbara Cicioni, uccisa il 25
maggio 2007 a Marsciano dal marito Roberto Spaccino, Presidio in piazza della Repubblica a Perugia. Per rivendicare l'autodeterminazione delle
donne e ricordare che senza diritti non c'è sicurezza! Contro ogni
violenza maschilista, familista, di Stato!!!

La sacra famiglia uccide

" ... più della criminalità organizzata e comune. Il 31,7% delle
uccisioni avvengono tra le mura domestiche, più del 68% delle vittime
sono donne e il carnefice un familiare maschio o comunque un uomo che
aveva rapporti con la vittima in 9 casi su 10 (marito, padre, fidanzato,
fratello, vicino di casa ecc.). Il rischio più alto è per le inoccupate,
tra i 25 ed i 54 anni ... ? /(dal Corriere dell'Umbria di martedì, /11
/marzo 2008) /

Perugia, 25 maggio 2007. La "sacra famiglia" miete un'altra vittima,
Barbara Cicioni, presa a pugni in testa e poi soffocata quando era nel
letto, incapace di difendersi per la gravidanza avanzata e il diabete.

Barbara Cicioni è morta il 25 maggio 2007. Ma il suo assassinio era una
morte annunciata da ingiurie quotidiane, percosse, violenze psicologiche
nel corso di un?intera vita matrimoniale. Alle continue violenze,
Barbara aveva reagito, aveva denunciato il marito e per un po' era
riuscita ad allontanarlo, ma poi ha continuato a subirlo perché "la
famiglia deve restare unita" e in nome di questa "sacra famiglia" è
stata uccisa.

Il marito, Roberto Spaccino, ammette di averla picchiata, ma nega di
averla assassinata: /"Mia moglie era incinta, non l'avrei mai uccisa" ... /

Già, perché l'uxoricidio è un reato, ma non il femminicidio e il valore
della vita di una donna si misura in funzione del suo ruolo di
"incubatrice", moglie, madre al servizio del focolare domestico, sempre
più spesso testimone passiva di violenze e abusi sessuali anche sulle
proprie figlie/i.

La 'strage' quotidiana fatta di stupri e uccisioni contro le donne si
consuma nella maggioranza dei casi in famiglia.

E' in questo sistema sociale che, più le donne vengono violentate e
uccise in famiglia e più la famiglia viene esaltata dai vari Ratzinger,
Ruini, Casini e dalla loro ideologia maschilista e patriarcale, in cui
l'uomo considera moglie e i figli di sua proprietà.

Ed è in questo sistema sociale, che di violenza eterosessista si
alimenta e che violenza produce, che si va rafforzando una politica di
centralità della famiglia (fino al family day) e di subordinazione della
donna in un clima da moderno medioevo che nega di fatto ogni libertà di
scelta libera e consapevole. Se alle donne vengono negati i diritti
basilari di decidere della propria vita, se la legge di uno Stato
considera la sua vita meno di un embrione, la causa/conseguenza è la
ripresa del peggiore maschilismo nei rapporti uomo donna!

E' questo stesso sistema sociale che genera violenza: rinchiude le donne
dentro le mura domestiche, dentro i loro mattatoi, nega loro
l'emancipazione per la mancanza di un reddito, nega spazi di socialità
dove potersi confrontare e aiutare, offre una città blindata e
desertificata, alimenta paura e solitudine attraverso misure di
controllo securitarie e di stampo razzista, senza dare alcuna risposta
al bisogno diffuso e capillare di sicurezza sociale. Queste misure hanno
un effetto diretto d'incoraggiamento delle violenze sessuali a tutti i
livelli: creano un clima oscurantista e di sopraffazione, creano città
"sotto controllo", invivibili, in cui è bandita, e a volte addirittura
criminalizzata, ogni forma di socialità non consumistica.

C'è un rapporto diretto tra aumento delle misure di "sicurezza" e
l'aumento degli stupri e dei femminicidi, tra la violenza dello Stato e
quella della società.

BASTA VIOLENZA SULLE DONNE!

Nel nome di tutte le donne stuprate, uccise, oppresse, contro questa
guerra di bassa intensità contro le donne rispondiamo con rabbia e
determinazione

* sommovimento femminista perugia*








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