giovedì 19 giugno 2008

Said è stato ucciso ieri.


fonte: varesenews.it

Gerenzano - Testimone oculare: parla il fratello dell'operaio freddato perchè chiedeva uno stipendio. L'omicida ha confessato“Gli ha puntato la pistola sul cuore e l’ha ammazzato”
“Ho lavorato per loro sei mesi poi mi sono licenziato cinque giorni fa, perchè ho trovato un altro padrone che mi paga di più. Ma il vecchio padrone mi deve ancora dare lo stipendio di maggio e ho bisogno di soldi: così ho chiesto a mio fratello di venire a incontrare Edoardo Fioramonte, per farmi pagare, capito?”.
Il titolare della Katon, ieri alle 14, non c’era, ma il racconto di Abdul Abdel Halim, 27 anni, spiega perché un gruppetto egiziani sia andato a chiedere dei soldi nella ditta di edilizia di Gerenzano, dove il figlio del titolare, Antonio Fioramonte di 19 anni, ha fatto fuoco uccidendo Said Abdel Halim, 29 anni.
“Volevo solo i soldi, questo è tutto. Il 15 del mese – spiega ancora – è sempre il giorno di paga, ma era domenica, mi hanno dato appuntamento a martedì. Quando sono arrivato, il titolare non c’era, così – continua l’egiziano – sono tornato con mio fratello, due amici, e mia moglie”.Quest’ultima è italiana, dice di chiamarsi Gaetana, ed è l’ultima persona che ha parlato con la vittima prima che morisse: “Dovevamo andare a fare la spesa – racconta – ma prima abbiamo accompagnato Abdul e Said a parlare con Edoardo Fioramonte. Il figlio ha sparato dappertutto, Said aveva il petto pieno di sangue, io gli ho tenuto la ferita, seduta in ginocchio, pensavo l’avesse colpito di striscio e invece mi è praticamente morto tra le braccia».
Il fratello della vittima, appena uscito dalla caserma dei carabinieri di Cislago, è sconvolto. Era nervoso, per quello stipendio che, dice, gli dovevano: “Avevo paura che non lo avrei più recuperato”. Una rabbia cieca, ce l’ha avuta di certo il ragazzino di 19 anni che ha sparato 14 colpi, dappertutto, spaccando vetri, lasciando sangue a terra. Ma il colpo mortale sarebbe stato sparato a bruciapelo: “Gli ha puntato la pistola sul cuore e.... pum, ha sparato, così, come se avesse preso coraggio dopo aver colpito a casaccio” dice Abdul, che ha già testimoniato. Antonio si è costituto dopo una fuga con la sua Peugeot nera, durata solo tre ore. I carabinieri gli hanno fatto terra bruciata intorno e i familiari lo hanno convinto a tornare sui suoi passi. Lui e il padre sono stati denunciati perché la pistola era senza permesso. L'interrogatorio è durato fino a tarda sera, il ragazzo ha confessato.
Il delitto è accaduto in una ditta specializzata in pietre autobloccanti per l’edilizia, dove ufficio e ditta sono nello stesso cortile, nel centro del paese. Ogni quindici del mese gli operai (spesso artigiani in proprio) passano per farsi fare la ricevuta e prendere i soldi, non di rado qualcuno urla e protesta. Secondo un artigiano siciliano, che metterebbe la mano sul fuoco sul signor Fioramonte, è colpa della testa calda degli stranieri. Gli egiziani, invece, dicono che c'è solo una spiegazione: vengono pagati poco.

Martedi 17 Giugno 2008
Roberto Rotondo

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