venerdì 6 giugno 2008

le prostitute sono un pericolo per la morale, trentenne italiano stupra ragazza marocchina, antifascismo queer

Irina, sedici anni, comprata per 200 euro in Romania, picchiata dal protettore con una mazza da baseball se non guadagnava almeno 5 mila euro lungo i viali romani. Una schiava, umiliata e trattata come un animale: con le iniziali del suo aguzzino incise sulla pelle con un pezzo di vetro come un marchio di proprietà. Se passa il ddl anche lei verrebbe considerata un "soggetto pericoloso" come le oltre 70mila prostitute che si vendono ogni giorno in Italia, cercate ogni mese da ben nove milioni di clienti di cui il 70 per cento è regolarmente sposato. >>

Aveva il vizio di adescare le ragazze delle scuole medie milanesi, trascinarle con una scusa a casa sua e stuprarle. Gaetano Calicchio, un italiano di 30 anni, è stato arrestato all'alba nella sua abitazione dagli agenti della Squadra mobile di Milano. Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata su una ragazza marocchina di 14 anni che è rimasta incinta. >>

Nelle ultime settimane assistiamo ad un clima crescente di odio, paura, sopraffazione: l'elenco delle aggressioni è un tamburo battente, suonato di volta in volta da responsabili neofascisti organizzati, violenti che agiscono con pratiche fasciste, forze dell'ordine, la cosiddetta gente qualunque che assiste e plaude o si volta dall'altra parte. A Verona un ragazzo, reso diverso agli occhi dei suoi assassini dal taglio di capelli, viene ucciso di botte da un gruppo di ventenni fascisti, negli stessi giorni in Sicilia una ragazzina di 14 anni viene strangolata da alcuni suoi coetanei perché probabilmente incinta di uno di loro, la tv di stato in prima serata ci mostra come un'eroica iniziativa per la sicurezza nazionale le scene di nazismo, orrore, violenza della "caccia alla trans" condotta nella zona del Prenestino di Roma: ragazze rincorse fra gli sterpi da poliziotti e giovanotti rasati, insultate dalla folla "perbene" dei residenti. >>




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