lunedì 15 dicembre 2008

Bollettino

da liberazione.it del 14 dicembre 2008


Lunedì 8 dicembre
Moretta (Cn)
E' la mattina dell'Immaccolata, appena l'ex marito si allontana, lei, 47 anni, chiama un'amica. Non sa più che fare. Sono separati da un anno e mezzo, ma lui, 50 anni, disoccupato, si è installato a casa sua da una decina di giorni. Vuole sesso e soldi, la minaccia di morte , le impedisce di uscire di casa da sola, di telefonare. Dopo essersi sfogata con l'amica, si barrica in casa e chiama il 112. Lui le ha preso anche l'auto. I carabinieri lo rintracciano in breve tempo e lo arrestano per violenza privata, estorsione, furto e violenza sessuale.

Giovedì 11 dicembre
Carosino (Ta)
Laura ha 27 anni, una bimba di 11 mesi e non ce la fa più. Nel pomeriggio chiama il 112. Il marito, 28 anni, operaio dell'Ilva, l'ha picchiata per l'ennesima volta colpendo anche la bimba . Lei è riuscita a chiuderlo fuori di casa, ora lui sta cercando di sfondare la porta. Quando arrivano i carabinieri, la bimba urla, lei è per terra, lui la sta prendendo a calci e pugni. Uno dei pugni arriva in faccia anche a uno dei militari. Laura e la figlia vengono portate al pronto soccorso. Lui viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

Mozzo (Bg)
Gemma, 55 anni, casalinga, viene ritrovata impiccata a una trave nel garage di casa il 28 giugno del 1994. Gemma non stava bene, aveva avuto un incidente che le aveva causato problemi motori, era depressa, convinta che il marito avesse un'amante, scontenta della vita che aveva scelto il figlio. I due, Michele, 60 anni, artigiano, e Flavio, 30 anni, avevano subito raccontato alla polizia che era per questo che Gemma si era suicidata. Qualche giorno dopo, arrivano i risultati dell'autopsia. Gemma è stata ammazzata. Prima strangolata, poi appesa al cappio . Dopo 8 lunghi anni, padre e figlio vengono assolti in Assise per insufficienza di prove, ma nel 2001 il processo ricomincia. La Cassazione rende definitiva la condanna il 15 aprile di quest'anno. In serata, 14 anni dopo l'omicidio di Gemma, Michele è stato arrestato. Il figlio complice è ancora ricercato.

Venerdì 12 dicembre
Empoli
Maria Silvana scompare dalla sua villetta il 24 novembre 2007. Odontotecnica, 55 anni, originaria di Gorizia, abita a Spicchio Sovigliana, lavora a Ponzano in uno studio professionale del quale è socia. Ad avvertire prima la polizia, poi la trasmissione "Chi l'ha visto", è il figlio Francesco, 29 anni. Maria Silvana, Mara per gli amici, è benestante, vedova da più di 15 anni. Due settimane dopo, l'8 dicembre, un fungaiolo la ritrova in un bosco sulla collina di Castra, ranicchiata nella sua vestaglia blu vicino a un cespuglio di mirto. Morta. Il volto tumefatto, un'ampia ferita alla testa . L'autopsia dirà che quando è stata portata nel bosco era ancora viva, che se ne è andata dopo una lunga agonia. Francesco, un'idea su chi fosse l'assassino di sua madre ce l'aveva. «L'ho detta anche alla polizia - aveva dichiarato a Il Tirreno -. Ho raccontato cosa succedeva in casa nostra, i rapporti tra mia madre e il convivente». E' passato un anno. Ubaldo, 71 anni, ex imprenditore, è stato arrestato questa mattina.

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