martedì 15 aprile 2008

due parole




LE STREGHE NON SE NE SONO MAI ANDATE E SONO MOLTO [AUTO]DETERMINATE

Ma, evidentemente, questo semplice concetto sfugge a tutti i politicanti-pretucoli che [stra]parlano delle donne, di noi, come se non fossimo qui. Pontificano sul nostro corpo, sulla nostra mente, sul nostro cuore, sul nostro utero, sui nostri ovuli, come fossimo solo merce di scambio per un passaggio in più in televisione, come fossimo solo contenitori ancora vuoti di figli possibili, di figli necessari, di figli obbligatori.

Neanche loro se ne sono mai andati, e la questione è sempre la stessa, l’attacco sferrato fa leva sempre sulla stessa immagine. Donna assassina, donna irresponsabile, donna vile, donna egoista, donna sbagliata, donna inversa, donna contro natura. Donna che, ma tu pensa, pretende di essere altro da quello che altri hanno stabilito. E non è solo una questione di diritto all’aborto.


Le donne sanno e devono essere ovunque. E stando fuori, dentro, intorno, sotto e sopra, possono mutare i molteplici aspetti dell’esistente. Smettiamo di essere lo specchio in cui l’uomo si ammira per sentirsi migliore. Ri-membriamo il nostro [iper]spazio vitale, la nostra autonomia interiore, per ri-prenderci il nostro spazio/tempo anche all’esterno.