mercoledì 18 febbraio 2009

Pillolissima 2009

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Pillolissima 2009 strumentalizzata: chiediamo errata corrige al Corriere della Sera

In merito alla seguente nota stampa diffusa dal presidente di Laziosanità D'ubaldo:

'La pillola Ru486 non e' un anticoncezionale e non rientra nella categoria dei farmaci da assumere al di fuori del controllo medico'. Lo afferma, in una nota, il presidente di Laziosanita'- Asp Lucio D'Ubaldo in merito all'irruzione dei giorni scorsi nei Pronto Soccorso ospedalieri da parte delle studentesse e precarie dell'Onda universitaria, come riportato da diversi organi di informazione, per verificare che 'i rapporti amorosi tra giovani e meno giovani siano tutelati effettivamente con l'accesso a misure preventive ed anticoncezionali, a cominciare dalla prescrizione della Ru486'. 'Su questo punto - spiega D'Ubaldo - bisogna essere chiari, poiche' i diversi punti di vista etici non mettono in discussione l'aspetto tecnico di un prodotto non ascrivibile alle procedure di protezione. Credo sia giusto che le autorita' sanitarie e l'assessorato regionale esercitino fino in fondo il loro ruolo in ordine ad una informazione corretta e responsabile'.

Le studentesse e le precarie romane che sabato notte hanno dato il via alla campagna 'Pillolissima 2009' ribadiscono come scritto nel comunicato diffuso dopo le azioni svolte negli ospedali che:

- la nostra richiesta nei pronto soccorso era volta a richiedere la cosiddetta 'pillola del giorno dopo', anticoncezionale di emergenza, che deve essere distribuito dagli ospedali cosi' come prevede la legge, e sul quale non c'è possibilità di obiezione da parte dei medici, non essendo una pillola abortiva. I medici che si rifiutano di fare la prescrizione sono passibili di denuncia per omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio.

- la pillola RU486 di cui parla D'Ubaldo è un altro farmaco, una pillola abortiva. NON QUELLA CHE E' STATA OGGETTO DELLE NOSTRE RICHIESTE. Anche se come donne riteniamo uno scandalo che la RU486 non sia disponibile in Italia come lo è nei paesi piu' avanzati. E' una barbarie che il maggior dolore fisico, psicologico ed emotivo possibile sia inflitto alle donne che scelgono di abortire, usandolo come deterrente.

- il presidente D'Ubaldo confonde evidentemente le due pillole. Per ignoranza, o forse confuso dall'articolo di lunedi del Corriere della Sera che, distorcendo il comunicato stampa da noi inoltrato, parlava a torto di RU486. Per questo chiediamo che venga riportata sul giornale medesimo una correzione riguardo l'articolo su Pillolissima 2009.


Le donne che ogni giorno affrontano il trauma di un servizio pubblico mancato, o di un aborto, sanno bene di cosa parlano, al contrario evidentemente di D'ubaldo, dei medici obiettori, e dei giornalisti poco informati.
Non ci faremo strumentalizzare e non staremo al gioco di chi cerca di spostare la questione di un diritto negato verso altri aspetti del tema in questione!

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