venerdì 11 luglio 2008

Allarme du jour: le donne si comprano la Ru-486 su Internet

da Sorelle d'Italia

Allarme du jour: le donne si comprano la Ru-486 su Internet, e spesso hanno problemi medici conseguenti a un aborto casalingo! Il presidente dei ginecologi italiani è allarmato!

Ma non mi dire.

Mi rendo conto che fumare dalle orecchie ogni volta che questa gente apre bocca è poco elegante, ma considerata la difficoltà che le donne italiane incontrano anche solo nel farsi prescrivere la pillola del giorno dopo, per non parlare della corsa a ostacoli che è diventato interrompere una gravidanza, ora che così tanti ginecologi italiani - timorati di Dio, del Papa o semplicemente del primario - non effettuano più IVG. Oh, il 70%. Famo a capisse. Il 70% dei ginecologi non pratica IVG. E’ come se il 70% dei meccanici non riparasse le frizioni, nello specifico le frizioni del SUV, perché i SUV sono brutti e cattivi. L’interruzione volontaria di gravidanza è una procedura medica riservata ai ginecologi: se non vuoi praticarla, fai un altro mestiere, fai il cardiologo, fai il neurologo, levati di torno e lascia lavorare chi è in grado di tenere per sé i propri giudizi morali. Questa storia dell’obiezione è ridicola: un medico Testimone di Geova che lasciasse morire un paziente perché non vuole fargli una trasfusione verrebbe subito rimosso dall’incarico. Non capisco perché non si applichi lo stesso criterio a un medico cattolico. Non vuoi praticare le IVG perché la tua religione te lo vieta? Non fare il ginecologo.

Non è mica difficile.

Poi dicono che una abortisce in casa. Sai che novità. Lo si faceva anche prima della 194. Lo si faceva anche nell’antica Grecia. Lo si è sempre fatto. La 194 dovrebbe servire ad evitare proprio di farlo in casa. Invece di gridare allo scandalo contro le donne che fanno da sole, vedete di fare in modo che non ce ne sia più bisogno.

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